Descrizione del percorso

Nell'estate del 2002 l'associazione di volontariato ecologico Club New Age onlus in collaborazione con la Pro Vinaio e sotto il patrocinio del Comune di Lauco,  hanno realizzato un percorso attrezzato all'interno della forra del torrente Vinadia in località Vinaio.

Il percorso parte dalla frazione omonima e scende lungo un sentiero da poco sistemato del greto del torrente Vinadia, fino a giungere l'affluente, il torrente Picchions.

In prossimità dell'affluente è possibile apprezzare un'imponente vista su un monolitico dente roccioso staccato da un versante del fiume e adagiato sulla parete opposta.
Pochi metri a monte dalla confluenza risuona il frastuono della cascata del Picchions (una delle bellezze più rappresentative e care a paesani) attrazione tra i cui anfratti nidifica il merlo d'acqua.

Poco dopo l'incontro con l'affluente, la traccia si divide in due: un tratto scende nella forra e l'altra risale la sponda orografica sx del Picchions fino al ritorno in paese.
Lasciata la traccia in risalita che ripercorreremo al ritorno, scendiamo lungo l'alveo per entrare nel profondo della gola.
Dopo qualche centinaio di metri troveremo il primo tratto attrezzato, che su scalini e corde d'acciaio ci permette di attraversare una profonda pozza che ostacola il passaggio.

Immerse le gambe fino al ginocchio continuiamo con una piccola esplorazione di una galleria artificiale ricavata nella parete orografica sx del versante, usciti da quest'ultima attraversiamo la parte più stretta del percorso in un angusto anfratto ove le pareti distano pochi metri e la luce penetra con difficoltà, regalandoci giochi luminosi molto suggestivi.
In questo tratto è necessario immergersi completamente nell'acqua per poter proseguire. Con continue aperture e chiusure delle pareti il percorso avanza, dopo salti rocciosi opportunamente attrezzati giungiamo alla fine dell'itinerario dove il torrente si getta in un salto di qualche decina di metri creando una fragorosa cascata d'acqua.
Da qui in poi la discesa è riservata agli appassionati di torrentismo, che muniti della attrezzatura idonea e dopo qualche ora di discese mozzafiato possono raggiungere Villa Santina e la confluenza con il Tagliamento.

Indugiamo qualche attimo per goderci la maestosa vista per poi incamminarci verso il ritorno.
Usciti dalla Forra e ritornati all'incrocio anzi citato, svoltiamo a dx ancora avanti il sentiero si inerpica su un ripido versante che aggira la cascata e permette la risalita fino alla sommità. Seguendo ancora la traccia segnata si rientra nell'alveo del torrente dove si ammirano particolari esempi di erosione fluviale che hanno creato tavole rocciose curiosamente levigate. 

La traccia sale fino a raggiungere il ponte della strada comunale di Buttea, oltrepassato il quale prosegue in una sorta di canale naturale incassato ed eroso nella roccia.

Dopo alcune decime di metri, prima di un tratto impraticabile, il sentiero esce dall'alveo alla sua dx orografica, passa per in bosco e congiungendosi con la strada soprastante porta al paese richiudendo l'anello.
Il percorso è fattibile nei mesi di Luglio - Agosto con adeguata attrezzature per i passaggi ferrati.
Leggere attentamente le indicazioni di sicurezza nella home page per gli escursionisti.